
La caratterizzazione ambientale di un sito si riferisce a un insieme di attività tecniche e scientifiche volte a comprendere i fenomeni di contaminazione che coinvolgono le matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque sotterranee e, in alcuni casi, l'aria). Questo processo è cruciale per acquisire le informazioni necessarie a prendere decisioni efficaci e sostenibili in merito alla messa in sicurezza o alla bonifica del sito contaminato, in conformità con le normative vigenti, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 e successive modifiche.
AMBIENTE
- Gestione delle pratiche di autorizzazione:
- AUA (Autorizzazione Unica Ambientale): Gestiamo tutte le pratiche necessarie per l'ottenimento dell’AUA, che raccoglie in un unico provvedimento diverse autorizzazioni ambientali, come scarichi idrici, emissioni in atmosfera e gestione dei rifiuti.
- VIA (Valutazione di Impatto Ambientale): Effettuiamo studi di impatto ambientale per progetti che possono avere effetti significativi sull’ambiente, garantendo una valutazione completa e conforme alle normative nazionali e regionali.
- VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale): Realizziamo studi per la valutazione dell’incidenza su aree protette (come siti Natura 2000), verificando l’impatto potenziale di progetti su habitat naturali e specie di interesse comunitario.
Consulenze svolte per:
Due diligence, scarichi reflui di attività produttive e non, valutazioni geologiche ambientali per siti protetti NATURA2000 e SIR.
SITI INQUINATI
Fasi e Attività nella Caratterizzazione Ambientale:
- Indagini preliminari:
- Inizialmente, viene condotta una raccolta di dati storici sul sito, incluse informazioni relative alle attività svolte in passato, che potrebbero aver determinato contaminazioni. Si esamina la documentazione tecnica disponibile, come le relazioni precedenti o eventuali segnalazioni di contaminazioni pregresse.
- Viene condotto un sopralluogo geologico per identificare le caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche dell'area. In questa fase, si valutano visivamente gli indizi di potenziale contaminazione e si identificano i punti critici.
- Piano di indagini ambientali:
- Si pianificano indagini in situ mirate per raccogliere dati diretti sulle matrici ambientali. Le attività possono includere la perforazione di sondaggi geognostici per prelevare campioni di suolo e sottosuolo, nonché l'installazione di piezometri per monitorare le acque sotterranee.
- A seconda del contesto, si possono prevedere altre tecniche indirette come prospezioni geofisiche (sismiche, elettromagnetiche, ecc.) per individuare le anomalie nel sottosuolo legate a eventuali contaminazioni.
- Campionamento e analisi chimiche:
- Si eseguono campionamenti sistematici del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee in diversi punti e profondità per ottenere una mappatura accurata della contaminazione. I campioni vengono inviati in laboratori accreditati per analisi chimiche al fine di determinare la presenza e la concentrazione di inquinanti, come metalli pesanti, idrocarburi, solventi organici e altri contaminanti rilevanti.
- Nelle acque sotterranee, oltre agli inquinanti chimici, possono essere analizzati anche parametri idrochimici per comprendere il comportamento degli inquinanti all'interno dell'acquifero.
- Analisi idrogeologica:
- Uno studio geologico prevede anche la caratterizzazione del sistema idrogeologico del sito, valutando la permeabilità e la porosità del sottosuolo, la direzione e velocità del flusso delle acque sotterranee e l'eventuale migrazione di inquinanti. Questo è cruciale per determinare l'estensione dell'area contaminata e per progettare eventuali interventi di contenimento o bonifica.
- Modellizzazione dei fenomeni di contaminazione:
- Attraverso i dati raccolti, il geologo può costruire modelli concettuali e, ove necessario, modelli numerici tridimensionali per simulare la distribuzione degli inquinanti nel tempo e nello spazio. Questi modelli aiutano a prevedere la propagazione della contaminazione e a valutare l'efficacia di eventuali interventi di bonifica.
- Valutazione del rischio ambientale e sanitario:
- Una volta caratterizzato il sito, si procede con la valutazione del rischio Analisi di Rischio) associata alla contaminazione. Si stima il potenziale impatto della contaminazione sulle matrici ambientali, sugli ecosistemi e sulla salute umana. Questo processo è strettamente legato al calcolo delle concentrazioni soglia di rischio (CSR) per ciascun contaminante, in conformità con le normative vigenti.
- Progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica:
- Sulla base delle informazioni ottenute e della valutazione del rischio, si progetta un piano di interventi che può includere:
- Messa in sicurezza d'emergenza: per prevenire l'ulteriore diffusione della contaminazione.
- Bonifica: interventi finalizzati alla rimozione o inertizzazione degli inquinanti, attraverso tecnologie in situ (come la bioremediation o il pump & treat) o ex situ (rimozione del suolo contaminato).
- Sulla base delle informazioni ottenute e della valutazione del rischio, si progetta un piano di interventi che può includere:
- Monitoraggio post-intervento:
- Una volta completati gli interventi di messa in sicurezza o bonifica, è spesso necessario attuare un programma di monitoraggio per verificare che gli obiettivi di bonifica siano stati raggiunti e che non vi sia un ritorno della contaminazione nel tempo.
Conclusione:
La caratterizzazione ambientale non si limita alla sola analisi chimica delle matrici ambientali, ma include un'ampia gamma di attività geologiche, geofisiche, idrogeologiche e modellistiche. Questo approccio multidisciplinare consente di ottenere una visione completa delle dinamiche del sito contaminato e di pianificare interventi di messa in sicurezza e bonifica che siano efficaci, realizzabili e sostenibili.
Consulenze svolte per:
Due diligence, cambi di destinazione d’uso di terreni, movimenti terra.